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La Campania ha una grande varietà di suoli in base alla zona e all’altitudine, con la presenza di terreni calcarei o di origine vulcanica nel cui suolo si può avere anche potassio e fosforo. Il clima è temperato e sempre mite anche in inverno, con estati calde e asciutte.

Nell’Irpinia, a nord di Avellino, è situata la zona di produzione del Taurasi che confina con l’area del Greco di Tufo e del Fiano di Avellino. A nord , vicino al Lazio c’è la zona del Falerno del Massico. Altri vini interessanti si trovano nel Sannio, sulle colline di Benevento e a nord di Caserta; vi sono poi i vini del Golfo di Napoli e a sud quelli del Cilento.

I vitigni a bacca nera più utilizzati sono Aglianico e gli autoctoni Sciascinoso e Piedirosso. Tra i vitigni a bacca bianca, quasi tutti autoctoni vi sono Coda di volpe, Fiano, Greco bianco, Montonico, Falanghina, Forastera e l’Asprinio presente nella DOC Asprinio di Aversa, la cui vite viene ancora maritata ai pioppi e arriva fino a 10 metri di altezza, così come facevano gli Etruschi. Questo vino ha il suo abbinamento migliore con la mozzarella di bufala.

La Campania presenta dunque un ricco patrimonio di uve di qualità che danno vita ad una grande varietà di vini bianchi e rossi. Michele Romano Vini ne produce alcuni tra i più importanti come le DOC Lacryma Christi Bianco, Rosso e Rosato e le IGT Pompeiano.

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